Le Corbusier
uno dei più creativi e influenti architetti del '900.
Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, nato in Svizzera a La Chaux-de-Fonds il 6 ottobre 1887, moriva in Costa Azzurra il 27 agosto 1965. Morì in un modo insolito ma nel modo come aveva sempre sperato, nuotando in mare e vicino al suo Cabanon, il piccolo bungalow di Roquebrune-Cap Martin.
Le Corbusier era un autodidatta, infatti non conseguì una laurea in architettura. Nonostante ciò è stato allievo di grandi architetti come Joseph Hoffmann a Vienna, Auguste Perret a Parigi, Peter Behrens a Berlino egli ha avuto una formazione più che da architetto da decoratore. Successivamente frequenta l'Ecole Industrielle, e l'Ecole d'Art nella sezione di incisione ornamentale. A 15 anni disegna un orologio da taschino che vince il primo premio all'Esposizione delle Arti Decorative di Torino. Inizia ad utilizzare il pseudonimo nel 1920 per firmare alcuni articoli pubblicati sulla rivista L'Esprit Nouveau, proprio dal 1920 che inizia a realizzare progetti architettonici. Al centro di tutta la sua architettura l'uomo, da qui inizia un nuovo modo di concepire l'organismo edilizia.
Il vero protagonista di tutti i suoi progetti con il maestro si ribalta la prospettiva si ribalta, non è l'uomo a doversi inserire in uno spazio, è lo spazio che deve inserirsi nell'uomo. La casa non viene più concepita con involucro dove l'uomo dorme mangia ecc, la casa diventa luogo di ritrovata armonia dell'anima.
Unité d'Habitation a Marsiglia, 1947-52
Per capire prendiamo ad esempio due differenti modi di abitare:
Ville Savoye a Poissy terminata nel 1931 e l'Unité d'Habitation di Marsiglia inaugurata nel 1952. Ville Savoye è pensata per essere abitata dall'uomo nella sua armonia interiore.
L'Unité d'Habitation è invece la rappresentazione se vogliamo di un'utopia realizzata, un alveare di abitazioni, negozi, strade, un organismo edilizia in un certo senso autosufficiente una rappresentazione di quella che era l'idea di falansterio dell'utopismo socialista settecentesco di Charles Fourier.
Ville Savoye a Poissy, 1929-31 è una residenza privata costruita tra il 1928 e il 1931 su commissione di Pierre Savoye.
Trattasi del manifesto più conosciuto del movimento moderno e in particolare del cubismo architettonico.
La posizione periferica di Villa Savoye rispetto a Parigi comportava l'utilizzo dell'auto per la famiglia Savoye e cosi' il maestro realizzò a partire dal piano terra per accogliere l'auto dei coniugi; la curvatura del garage e dell'ingresso principale non è altro che il risultato di questa scelta.
L'opera rappresenta i 5 principi dell'architettura moderna:
La pianta libera che si individua dalla totale mancanza di setti murari portanti
I pilotis o pilastri questi infatti svuotano il piano terra dai setti murari portanti e garantendo il posizionamento di un garage al centro del piano.
La facciata libera indipendente dalla struttura, fatta da elementi verticali atti a ospitare vuoti o pieni a piacimento del progettista.
La finestra in lunghezza, che in Villa Savoye percorre quasi tutti i quattro prospetti questo permette una maggiore illuminazione naturale degli ambienti, ed un'ampia visuale verso l'esterno.
Il terrazzo giardino, il terrazzo infatti diventa un giardino coltivabile anche un solarium protetto da una parete tagliavento che riprende la forma delle curve al piano terra. Tra il 1907 e il 1909, Le Corbusier ha visitato (e spesso ridisegnato) opere osservate in Italia (in particolare, la Certosa di Ema che negli anni Cinquanta diventerà modello per la costruzione del convento di La Tourette). Fino a raggiungere la Francia – a Lione ha incontrato Tony Garbier e Parigi, divenuta temporaneamente la sua nuova casa, grazie a un impiego ottenuto come disegnatore presso i fratelli Perret. Nei primi anni '30 Le Corbusier pubblica La città radiosa: testo che descrive la sua città ideale, con le case ben separate dai posti di lavoro, e ampie zone riservate al verde. Inoltre, negli anni '40, Le Corbusier sviluppa una nuova unità di misurazione chiamata Modulor. La lunghezza del Modulor e dei suoi multipli si rifà alle proporzioni del corpo umano. Il Modulor serve per realizzare edifici a misura d'uomo. Viene ricordato - assieme a Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius e pochi altri - come un maestro del Movimento Moderno. Pioniere nell'uso del cemento armato per l'architettura, è stato anche uno dei padri dell'urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d'Architecture moderne, fuse l'architettura con i bisogni sociali dell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo.
Egli pubblicò quasi 54 libri e opuscoli dedicati alle sue idee relative all'architettura, l'urbanistica, il design e l'arte. Un elenco completo dei libri si trova nella sezione relativa alla bibliografia del Sito della Fondation Le Corbusier.
CURIOSITA'
1) Da qualche corrispondenza privata emergono le sue idee fasciste, antisemite, razziste e una grande ammirazione per Hitler. Negli anni Venti avrebbe aderito al Partito fascista francese e fondato due riviste insieme al presidente Pierre Winter, di cui era amico.
2) Nel 1929 Le Corbusier ebbe una relazione con la ballerina e cantante Josephine Baker, nel 1930 sposò la modella tedesca Yvonne Gallis , a questa gli proibì di parlare di architettura a tavola. Le Corbusier la tradì più volte ma quando morì, nel 1957, salvò dalla cremazione una sua vertebra e la portò sempre con sé, in tasca o sulla scrivania.
3) Salvador Dalì, di lui disse che i suoi edifici erano «i più brutti e inaccettabili al mondo» e addirittura che la sua morte lo riempiva di gioia.
4) La tomba in cui Le Corbusier è sepolto con la moglie Yvonne, a Roquebrune Cap Martin.
5) Pierre ed Eugenie Savoye, i committenti della Ville Savoye, gli scrissero più volte per lamentarsi: «Piove nel salone, sulla rampa, e il muro del garage è totalmente zuppo», e la casa era talmente piena di umidità e perdite che non ci si poteva abitare.
6) Il ricco collezionista Raoul La Roche aveva appeso quadri in una zona della casa che per lui doveva restare sguarnita.
7) La Roche dovette anche sopportare lo sforamento del budget, finestre che non funzionavano e grossi problemi di illuminazione.
8) Tra gli scontenti anche i genitori per loro progettò una casa talmente costosa che dovettero venderla. Gliene costruì un'altra che aveva molte perdite e problemi di riscaldamento, sua madre gli scrisse numerose lettere per lamentarsi di quella che aveva progettato per loro.