Gioacchino da Fiore
Gioacchino da Fiore apparteneva all'Ordine di Sion, e progettò la Basilica di San Marco a Venezia ispirandosi al Tempio di Salomone. Ne fece fare a Reggio un primo "modello" dalla scuola orafa della Sambucina. Vicino al Teatro della Fenice gli è intitolata una chiesa, "Chiesa di San Fantin Cavaliere e Calabrese".
La leggenda cavalleresca di Lancillotto e del Graal è ispirata ai principî del "Vangelo Eterno" di Gioacchino. E Gioacchino incontrò a Messina Riccardo Cuor di Leone in partenza per le Crociate..
Il primo romanzo graaliano si deve a Chrétien de Troyes; a Troyes si tenne il Concilio che sancì la nascita dell'Ordine del Tempio; un cofanetto del XII Secolo, proveniente da quella città, raffigura la chiesa dell'Annunziata di Reggio. (Di Troyes era pure originario Hugues de Payns, il fondatore dei Templari.)
Il miracolo eucaristico di Sant'Erasmo, che ha collegamenti con i "codici" di Gioacchino da Fiore, è praticamente identico all'apparizione del Graal a Sir Galvano descritta nel "Perlesvaus", di autore curiosamente anonimo, opera che poi ispirò il celebre "Parzival" di Wolfram von Eschenbach. Quest'autore identifica il luogo della rivelazione del Graal a Galvano in "Pietracoppa" (oggi "Pietra Cappa", foto a dx), un gigantesco masso simile a una sfinge egizia, nei pressi di Samo (centro della Riforma Valdese del 1500: fu in questa cittadina, e non nell'omonima città greca, che nacque Pitagora?), sulla cui sommità sorgeva una chiesa bizantina.